Una panoramica delle diverse misure pubbliche di sostegno alle Startup e alle PMI anche Innovative: finanziamenti per ogni esigenza di business.
Lo Stato ha previsto una serie di iniziative in supporto di Startup e PMI innovative con interventi che impattano in vari settori. Orientarsi in questo panorama non è facile, per cui pubblichiamo una serie di indicazioni che permettono agli interessati di prendere familiarità on le misure disponili. Ma prima qualche premessa di scenario.
Startup: di cosa hanno bisogno
Per definizione, una start-up è una organizzazione in cerca di un modello di business scalabile, ripetibile e che generi un profitto. Questo comporta un approccio, uno studio e strategie che si devono scostare in modo netto da tutte le operazioni strategiche utilizzate dalla maggioranza delle aziende consolidate. Non a caso, le percentuali di fallimento delle startup sono varie, si va dal 75% al 90%.
La principale causa di mortalità delle startup è, di gran lunga, la mancanza di un mercato per il prodotto o servizio che si propone. Avere una bella idea, tecnologia, investitori e marketing non servono se il prodotto non piace. E ai clienti può non piacere per diversi motivi, non ultimo essere troppo innovativo e quindi non compreso dal mercato.
La seconda più frequente ragione di fallimento è finire i soldi in cassa, causa strettamente connessa a tipici temi della vita di una startup, come l’inesperienza del team, la ricerca degli investitori e l’ottimismo indicato nel business plan.
Le misure
Per dare supporto all’innovazione e all’imprenditoria sono dunque previste una serie di agevolazioni:
– Per le micro imprese e PMI guidate da giovani tra 18 e 35 anni o da donne, è previsto un finanziamento a tasso zero pari al 75% della somma necessaria purchè non superiore a 1,5 milioni di euro. Per accedervi, l’impresa deve essere stata costituita da meno di un anno, ma non ci sono limitazioni al settore di appartenenza.
– Per le iniziative di autoimprenditorialità giovanile è previsto un finanziamento da 5mila a 50mila euro, pensato per cooperative o società di persone costituite da giovani tra 18-29 anni iscritti a Garanzia Giovani, con fondatore/i disoccupati ed impresa costituita da meno di un anno.
– Chi percepisce il reddito di cittadinanza può richiedere l’anticipo di quattro mensilità in un’unica soluzione per l’avvio di una startup.
– Agevolazioni per investimenti su macchinari, impianti e tecnologie (macchinari, impianti adibiti alla produzione, materiali tecnologici);
Agevolazioni per investimenti in macchinari e tecnologie innovative, sono destinate alle PMI che operano nelle aree meno sviluppate dal punto vista manifatturiero e vogliono intraprendere trasformare le loro imprese in Smart Factory;
– Credito imposta per investimenti nel Mezzogiorno, destinato a specifici investimenti in innovazione per il Sud nell’ambito di una strategia nazionale di specializzazione intelligente;
– Se una PMI sceglie di affidarsi a una società o un consulente per innovarsi, ha diritto a un voucher per l’innovazione, che copre parte delle spese sostenute per la consulenza.
– Per il possesso o registrazione di brevetto, contributo pari all’80% delle spese sostenute, fino al 100% per aziende spin off.
Ci sono anche altri interventi accessori per le startup innovative e per le PMI sono legati a:
– Sgravi per chi investe in Startup/PMI Innovative (sconto fiscale fino al 50% sugli investimenti di persone o aziende).
– Fiscalità semplificata, accesso al credito facilitato e molto altro.
Un’ultima considerazione: la finalità del Fondo di Garanzia è quella di favorire l’accesso alle fonti finanziarie delle piccole e medie imprese mediante la concessione di una garanzia pubblica che si affianca e spesso si sostituisce alle garanzie reali portate dalle imprese, in pratica fa da garante alle PMI per qualsiasi operazione finanziaria inerente con l’attività d’impresa. Le garanzie sono concesse a titolo gratuito e solo alle imprese che sono considerate sane dal punto di vista finanziario ed economico.
Fonte: pmi.it