I chiarimenti del Ministero del Lavoro in merito al legame tra DURC e benefici contributivi, con tanto di tabella delle agevolazioni subordinate al possesso del Documento di Regolarità Contributiva.


DURC regolare: guida ai benefici contributivi

 

Con una nota il Ministero del Lavoro ha fornito chiarimenti in merito alla correlazione tra la regolarità del DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva) e l’accesso a determinati benefici contributivi, ribadendo altresì la definizione di beneficio contributivo e la sua correlazione con il concetto di deroga ad un onere generalizzato.

 

Nella nota stampa il Ministero fornisce un utile elenco delle agevolazioni soggette alla condizione di regolarità contributiva e di quelle alle quali è possibile accedere anche senza DURC regolare, aggiornando la lista già fornita in precedenza con circolare n. 5/2008.

 

La circolare del 2008 aveva già chiarito che:

• “il concetto di beneficio richiama inevitabilmente il rapporto fra “regola ed eccezione” in quanto, a fronte di una disciplina generale che impone oneri di carattere economico-patrimoniale ad una generalità di soggetti, il beneficio si configura come una “eccezione” nei confronti di coloro che in presenza di specifici presupposti soggettivi sono ammessi ad un trattamento agevolato che riduce o elimina totalmente tali oneri”;

• “per quanto attiene ai benefici contributivi (…) gli stessi sembrano potersi individuare in quegli sgravi collegati alla costituzione e gestione del rapporto di lavoro che rappresentano una deroga all’ordinario regime contributivo, deroga che però non configura una ipotesi agevolativa nel caso in cui lo sgravio non sia costruito come “abbattimento” di una aliquota più onerosa, calcolata secondo i normali parametri statistico-attuariali, ma rappresenti la “regola” per un determinato settore o categoria di lavoratori”;

• “non rientrano nella nozione in esame quei regimi di “sottocontribuzione” che caratterizzano interi settori (agricoltura, navigazione marittima, ecc.). territori (zone montane, zone a declino industriale ecc.) ovvero specifiche tipologie coni ratti tali (apprendistato) con una “speciale” aliquota contributiva prevista dalla legge, ambiti nei quali il totale abbattimento o la riduzione dell’onere economico-patrimoniale nei confronti della platea dei destinatari costituisce l’ipotesi ordinaria, in quanto l’intervento a carico del bilancio statale, dettato da ragioni di carattere politico-economico, prescinde da specifiche ed ulteriori condizioni richieste al soggetto beneficiario”.

 

La circolare n. 5/2008, ricorda il Ministero, forniva inoltre un elenco – sia pur esemplificativo e non esaustivo – delle agevolazioni che si ritenevano subordinate al possesso del DURC. Elenco che ora il Ministero del Lavoro ha rivisto ed aggiornato, a fronte dei numerosi interventi che hanno interessato la materia negli ultimi anni. Sottolineiamo che si tratta comunque di un elenco di carattere esemplificativo.

 

Fonte (testo e immagine): PMI.it