Conservazione fatture elettroniche per otto anni al fine di consentire i controlli fiscali, dal luglio memorizzazione dei corrispettivi nella Sanità, da gennaio e-fattura per molti forfettari.

Decreto fiscale: il testo con tutte le misure
L’Agenzia delle Entrate provvederà alla conservazione delle fatture elettroniche per un periodo di otto anni, medici e soggetti del settore Sanità (ambulatori, farmacie, ospedali…) continuano nel 2020 a non emettere fattura elettronica ma da luglio trasmettono i corrispettivi: sono misure inserite nel decreto fiscale collegato alla Manovra 2020.
Nel frattempo si attende il testo del ddl di bilancio per capire come cambieranno gli obblighi di fatturazione elettronica per i contribuenti forfettari, che al momento sono esenti ma per i quali, almeno in parte, dall’anno prossimo dovrebbe invece scattare l’obbligo.
 
Fatturazione in Sanità
Innanzitutto, c’è una proroga al 2020 del divieto, già previsto quest’anno, per gli operatori del Sistema Tessera Sanitaria di emettere fattura elettronica. Viene infatti modificato l’articolo 10-bis del dl 119/2018, estendendo anche al prossimo periodo d’imposta la norma per cui i soggetti tenuti all’invio dei dati al Sistema TS ai fini dell’elaborazione della Precompilata, non possono emettere fattura elettronica per i medesimi dati.
Dal primo luglio 2020, tuttavia, questi soggetti adempiono all’obbligo:
esclusivamente mediante la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati relativi ai corrispettivi giornalieri al Sistema tessera sanitaria.

 
Conservazione fatture
C’è una modifica alle regole sulla conservazione delle fatture da parte dell’Agenzia delle Entrate. I file delle fatture «sono memorizzati fino al 31 dicembre dell’ottavo anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione di riferimento ovvero fino alla definizione di eventuali giudizi.
In questo modo, i dati possono essere utilizzati dalla Guardia di Finanza e dalla stessa Agenzia delle Entrate per le analisi del rischio evasione e controllo ai fini fiscali, e dalle Fiamme Gialle anche per le attività di polizia economica e finanziaria.

 
Entrata in vigore
Queste due modifiche sono contenute nel Decreto Legge collegato alla Manovra, approvato in CdM lo scorso 15 ottobre, bollinato dalla Ragioneria dello Stato e a breve in Gazzetta Ufficiale, con relativa entrata in vigore immediata.
Per le altre novità in tema di fatturazione elettronica contenute nel Ddl di Bilancio si dovrà invece attendere l’iter parlamentare.
In base a quanto scritto nel DPB, Documento Programmatico di Bilancio inviato alla Commissione UE, dal 2020 l’obbligo di fatturazione elettronica sarà esteso anche ai contribuenti che scelgono il regime forfettario, con ogni probabilità con l’esclusione fino a 30mila euro di ricavi. Attualmente, lo ricordiamo, le Partite IVA nel regime dei forfettari non sono tenute alla fattura elettronica: in base alla modifica, l’esenzione dal 2020 resterebbe solo al di sotto del tetto.

 
Fonte: pmi.it