Decreto Crescita estende i tempi di invio dopo l’emissione della fattura elettronica e di trasmissione telematica dei corrispettivi al Fisco.
Il Decreto Crescita (articolo 12-ter e articolo 12-quinques della legge di conversione) ha allungato i tempi per emettere la fattura elettronica e per la memorizzazione e invio telematico dei corrispettivi: in entrambi i casi, non più 10 ma entro 12 giorni. I documenti si considerano dunque emessi immediatamente anche se inviati nell’arco di 12 giorni.
Il nuovo dettato normativo va dunque a modificare il Testo Unico sull’IVA, prevedendo che la fattura si consideri emessa correttamente se l’invio al sistema di interscambio (SdI) si concretizza entro la nuova scadenza rispetto data dell’operazione.
Il decreto fiscale collegato alla Manovra 2018 aveva già allungato il termine (precedentemente previsto in 24 ore), dando dieci giorni di tempo per emettere la fattura. Ora, il periodo si allunga ulteriormente.
La circolare 14/2019 dell’Agenzia delle Entrate fornisce poi i dettagli sulle regole di emissione delle fatture (rileva la data di effettuazione dell’operazione).
Si tratta di una modifica che decorre dal primo luglio.
Per quanto riguarda le transazioni giornaliere, i dati dei corrispettivi «sono trasmessi telematicamente all’Agenzia delle Entrate entro dodici giorni dall’effettuazione dell’operazione». Si tratta, lo ricordiamo, di un adempimento che diventa obbligatorio per tutti dal 2020, con una prima tranche di soggetti interessati coinvolti invece già dal primo luglio 2019.
Restano fermi gli obblighi di memorizzazione giornaliera dei dati relativi ai corrispettivi nonché i termini di effettuazione delle liquidazioni periodiche dell’imposta sul valore aggiunto.
Fonte: pmi.it