Approvato lo Sblocca Cantieri, nuova riforma del Codice Appalti, criteri più flessibili per la nomina dei revisori nelle Srl, con possibilità di revoca.

Approvato definitivamente il decreto Sblocca Cantieri, dopo il parere positivo della Camera al testo uscito dal Senato (su cui il Governo ha posto la fiducia). Il testo rappresenta una nuova Riforma del Codice degli Appalti, che fra le altre cose sospende per due anni diverse misure del precedente Codice. Fra le novità più discusse c’è anche il ritorno dell’appalto integrato e del vecchio Regolamento in luogo delle linea guida ANAC.

Il decreto contiene anche misure non direttamente collegate con appalti e infrastrutture, come ad esempio l’allentamento degli obblighi di nomina degli organi di controllo nelle Srl. Vediamo tutto.

 
Appalti
Sintesi delle principali misure approvate in materia di appalti.

– Tetto al 40% per i subappalti (dal precedente 30%),
Sospensione fino al 20 dicembre 2020 dell’obbligo, per i Comuni non capoluogo, di fare gare attraverso le stazioni appaltanti.
Appalto integrato (punto criticato da più parti), in virtù della sospensione del divieto di affidamento congiunto di progettazione ed esecuzione lavori.
– Sospensione, sempre fino al dicembre 2020, dell’obbligo di scegliere i commissari fra gli esperti iscritti all’albo ANAC.

 
Altre misure
La norma prevede anche i commissari straordinari per alcune grandi opere (Mose di Venezia, Gran Sasso), e in generale dà al Governo la possibilità di procedere sulle grandi infrastrutture nominando i commissari straordinari.

Nasce poi una nuova società pubblica, Italia Infrastrutture, con il compito di velocizzare i cantieri per le opere pubbliche.

Ci sono misure per la rigenerazione urbana e l’efficienza energetica, fondi per la ricostruzione post terremoto nel Centro Italia. C’è anche una misura che prevede l’installazione di telecamere negli asili e nei centri anziani.

 
Controllo Srl
Le nuove regole sugli obblighi di nominare i revisori nelle Srl, che diventano più flessibili: il termine resta quello del prossimo 15 dicembre 2019 ma diventa meno stringente l’obbligo di nomina.
Le nuove indicazioni prevedono l’obbligo quando gli ultimi due bilanci della società superano almeno uno dei seguenti parametri: totale attivo e ricavi 4 milioni di euro (prima il tetto era 2 milioni), 20 dipendenti (la precedente regole ne prevedeva 10). In pratica, secondo le stime del Cndcec ( il consiglio dei commercialisti), scendono da 150mila a 80mila le Srl coinvolte nei nuovi obblighi.

 
Le società che avessero già provveduto alle nomine e per le quali non c’è più obbligo possono procedere alla revoca per giusta causa (prevista una specifica procedura, con passaggio in assemblea dei soci). E’ invece più complesso l’iter per l’eventuale revoca dei sindaci.

 
Fonte: pmi.it