Introdotto il concetto di fabbisogno di energia globale e di energia primaria. Il decreto entrerà in vigore a partire dal 1° luglio 2015
La conferenza unificata ha dato il suo ok al testo DM Requisiti Minimi, il provvedimento che definisce le modalità di calcolo delle prestazioni energetiche degli edifici e dell’utilizzo contestuale delle fonti rinnovabili, nonché dell’applicazione di prescrizione e requisiti minimi in materia di prestazioni energetiche degli edifici. Con il nuovo decreto, che entrerà in vigore dal 1° luglio 2015, s’inizia il processo di attuazione della legge di recepimento della celebre Direttiva Edifici a Energia Quasi Zero (2010/31/UE).
Nel dettaglio il DM Requisiti Minimi introduce finalmente tutta una serie di definizioni e metodologie di calcolo da applicare al settore edilizio e a quello dell’impiantistica. Per evitare la frammentazione legislativa regionale, il DM stabilisce la diretta applicazione delle nuove regole alle Regioni che non abbiano ancora dettato norme di recepimento della direttiva 2010/31/Ue. Ma la vera novità contenuta nel decreto del Mise è l’introduzione del concetto di “edificio di riferimento”, vale a dire un edificio identico a quello di progetto o reale in termini di geometria, orientamento, ubicazione territoriale, destinazione d’uso e situazione al contorno e avente caratteristiche termiche e parametri energetici predeterminati. L’obiettivo? Mettere a disposizione un riferimento per calcolare il valore di energia primaria limite che gli edifici di nuova costruzione o quelli sottoposti a ristrutturazioni importanti dovranno rispettare.
Il provvedimento modificherà la metodologia per i calcoli prestazionali tenendo conto della norme tecniche UNI/TS 11300-3 e UNI/TS 11300-4 sulla climatizzazione estiva e della Raccomandazione 14 del CTI sul calcolo dell’energia primaria. Oltre alle nuove metodologie di calcolo, l’emanando decreto rafforza gli standard energetici minimi per gli edifici di nuova costruzione e per quelli ristrutturati, ottimizzando il rapporto costi/benefici degli interventi, per arrivare a realizzare gli Edifici a Energia Quasi Zero, di cui il testo fornisce finalmente una definizione “tecnica”. Tali requisiti entreranno in vigore il 1° luglio 2015 e saranno resi più stringenti dal 1° gennaio 2019 per gli edifici pubblici e dal 1° gennaio 2021 per tutti gli altri immobili.
Fonte: Rinnovabili.it